Il Maestro Kobayashi
Il Maestro Kobayashi: Il riferimento della nostra Scuola
Già dall'età di 7 anni, comincia a studiare karate, kendo e judo. Nel 1946, il suo insegnante di karate lo raccomandò ad Osensei Morihei Ueshiba.Nel 1946, il suo insegnante di karate lo raccomandò ad Osensei Morihei Ueshiba, il fondatore della disciplina dell'Aikido. Perciò Hirokazu si recò a Tokyo. Incontrato e conosciuto Ueshiba, partecipa alla vita del dojo.
In questo periodo, Kobayashi preferì utilizzare il bokken piuttosto che servire come uke, avvicinandosi perciò all'aikiken, la lotta con la spada. Kobayashi descrive il lungo periodo al dojo di Ueshiba non solo dal punto di vista professionale di uke, ma anche come compagno e amico di Ueshiba al di fuori del dojo.
Nel 1954, Kobayashi lasciò Tokyo e si diresse ad Osaka. 3 anni dopo, ottenne la qualifica come insegnante di Aikido. Nel 1964, ottenne il 7° dan. Nello stesso anno, avvenne per lui un cambiamento fondamentale: infatti, gli fu chiesto da Osensei in persona di insegnare, per la prima volta in assoluto, l'aikido in Europa. Kobayashi, dunque, si recò in Occidente e qui organizzò numerosi corsi in altrettanti Paesi, in particolare Francia, Germania, Belgio, Italia, Svizzera e Olanda.
Come membro dell'Aikikai, la principale organizzazione per lo sviluppo dell'Aikido nel mondo riconosciuta dal governo giapponese nel 1940, non volle mai creare una propria scuola poiché voleva che l'aikido potesse essere per tutti e di tutti, senza distinzione di federazioni e scuole.
Kobayashi morì nell'agosto del 1998, dopo una lunga malattia. Prima di morire, diede il permesso ai suoi allievi di costituire scuole autonome, creando così il cosiddetto "Aikido Kobayashi".
(Testo tratto da Wikipedia)
<<Sensei Kobayashi Hirokazu Shihan –Maestro Anziano-, allievo diretto di O’Sensei Morihei Ueshiba, dedicò la propria vita all’Aikido in Giappone e nel mondo.
Fondatore e Capo Scuola della “Bu Iku Kan” di Osaka.
Spiegava con la pratica l’arte che insegna il “rispetto” e l’essere aperti senza distinzioni verso gli altri e invitava alla continua ricerca del “migliorarsi”.
Credeva fortemente nel “Divino” che è in ognuno di noi e diceva spesso “Aikido wa kokoro michi” – Aikido è armonia e la via del cuore-.
Insegnava il rispetto per “Uke”-partner nella pratica- e esercitava un Aikido preciso, morbido ed allo stesso tempo molto potente. Ha sviluppato lo studio dei “Meguri” –movimenti circolari dei polsi e del corpo che aiutano ad essere sciolti e rendono più facile liberarsi dalle prese e dalle immobilizzazioni-. La sua tecnica si basava su movimenti di “Irimi” –entrate- , “Tenkan” –rotazioni del corpo- conl’utilizzo di potenti“kokyu O’” –grande respiro-.
Utilizzava un giusto “Tai ming” –Anticipo mentale e fisico, cogliere il preciso attimo, prevenire, nel giusto tempo, essere al posto giusto al momento giusto, non farsi sorprendere. Iniziava la lezione con il “Rei” –il saluto- e faceva sempre il “Shin kokyu” – respiro spirituale, forma di purificazione del Dojo- .
Incomparabile nell’uso del “Jo” –bastone- “Bokken” –spada di legno che rappresenta la Katana- con i quali si muoveva con rapidità, eleganza, precisione e postura perfetta.
Un “Maestro di vita” umile e saggio e con molte conoscenze che condivideva con gli altri senza risparmiarsi.
Un grande uomo, grazie Maestro!>>
Aldo Gonzato