Intervista al Maestro Alessandro Dal Maso

Nome: Alessandro

Cognome : Dal Maso

Grado: III° Dan

sandro1. Da quanto tempo pratichi aikido?  Quanti anni avevi quando hai iniziato? Ho iniziato nel 92, allora avevo 27 anni, bei tempi!

2. Come hai conosciuto questa disciplina? Per caso tra una birra e l’altra con un’amico che praticava Aikido ed era entusiasta.

3. Come mai hai iniziato a praticarlo? E ad insegnarlo? Al tempo avevo bisogno di tranquillizzarmi….praticavo alpinismo ed ero in un momento dove facevo delle salite piuttosto impegnative, dovevo imparare a controllare le paure che avevo…..come se l’autocontrollo si possa comprare. Poi, l’insegnamento è arrivato per necessità del Dojo.

4. Perché continui a praticare (se sei un insegnante: insegnare) Aikido? Come per la montagna ….sono attività particolari……entrano nello spirito e nella carne, come si possono togliere….morirebbe una parte di noi, per l’insegnamento poi….dopo un periodo, lungo naturalmente, penso sia l’unico modo per potersi superare, studiare i movimenti per poterli, poi, riportare agli allievi.
L’insegnamento mi ha dato la possibilità di migliorarmi, nel rapporto con le persone, la postura, nella vita di tutti i giorni e come una medicina arricchire la mia personalità e le mie sicurezze.

5. Chi sono o sono stati i tuoi maestri di riferimento? Il primo è stato il maestro Elia Pianezzola, uomo molto particolare, non è facile dimenticarlo, non lo voglio nemmeno, carismatico, alcuni suoi insegnamenti sono rimasti indelebili, lui era legato alla scuola di Savegnago, poi, quando Elia si è spostato in un’altra palestra, come scuola, ci siamo legati al maestro Aldo Gonzato che ovviamente non abbiamo più mollato. Lo conoscevo da prima, anche lui ottimo alpinista.

6. Hai praticato anche altre arti marziali o sport, in precedenza? No, altre arti marziali no! Credo sia già dura impararne una…..ho provato un po’ di Taekwoondo, perché ho amici che lo praticano.
Altri sport, di montagna, sì. Come dicevo da quando avevo 16 anni non ho mai mollato, cambiato sistema, modi, ma del monte non si può far senza.

7. Se hai praticato altre arti marziali, come mai hai poi scelto l’Aikido? In che cosa è diverso dalle altre arti marziali, secondo te? Come dicevo non ho mai fatto altro, però, l’eleganza dei movimenti dell’Aikido non si trova in altre attività.

8. Continui a praticare anche degli sport? Si, faccio gare di corsa in montagna d’estate e d’inverno gare di scialpinismo, quando ho tempo, d’estate, vado ad arrampicare.

9. Secondo te, quali benefici può dare la pratica dell’Aikido? Penso che quello che ha dato a me lo dia a tutti, col passare degli anni offre non solo capacità di coordinazione fisica ma si insinua un’aspetto filosofico interiore interessante, penso che il secondo ti porti a praticarlo per la vita.

10. Quali sono le difficoltà nel praticare Aikido? Nessuno di noi conosce il proprio corpo e di conseguenza non riesce a comandarlo a dovere. E’ a mio avviso la cosa più difficile….accettare di non conoscersi affatto!

11. Pensi che l'Aikido sia utilizzabile per l'autodifesa? Previene la difesa…..a volte la sola postura, la sicurezza che si ostenta dopo alcuni anni di pratica è un deterrente per qualsiasi litigio. Per dare botte non credo sia il più indicato. Per difendersi bene ci vuole un po’ di tempo. Però, vorrei fermarmi solo un attimo su questo punto: vanno molto di moda i corsi di autodifesa….ma perchè devo insegnare “A DIFENDERMI” da chi, da che cosa…..perchè devo professare violenza, se voglio un mondo migliore devo pensare giusto al contrario.

12. Cosa diresti a qualcuno per invogliarlo a venire a provare/praticare l'Aikido? Poco o niente, l’Aikido non si scrive e si legge poco…….si pratica! Di solito invito a togliersi le scarpe e salire sul tappeto.

Commenti